Come Investigatore Privato, come Uomo e come marito, quando leggo fatti di cronaca legati al femminicidio, rimango ogni volta profondamente scosso e mosso da un senso d’impotenza e di rabbia verso quelle Istituzioni che avrebbero potuto e dovuto fare di più per evitare che certi episodi accadano. 

Nel mio piccolo posso solo pensare come il legislatore e la politica possano e devono rivedere in maniera più ferrea e stringente possibile la normativa attuale, dotando le Forze dell’Ordine di più strumenti atti a maggior tutela delle vittime, come ad esempio mettendo il braccialetto elettronico ad ogni persona che si macchi di tali accuse e che non sia ancora finito in carcere in attesa di processo. Però, come Investigatore Privato e nello specifico grazie alla mia Agenzia Investigativa, ho fatto e posso ancora fare molto per aiutare al meglio le vittime di reati di violenza e di stalking.

Spesso nell’immaginario collettivo l’Investigatore Privato si occupa solo di “corna”, di infedeltà coniugale, ma in realtà si occupa anche di aiutare, con strumenti assolutamente legali, le persone vittime di violenza a ritrovare la serenità e la sicurezza nei luoghi a loro cari (per esempio la propria abitazione, quella dei famigliari o il luogo di lavoro) e soprattutto sentendosi liberi di muoversi in sicurezza senza la paura di essere spiati, seguiti o fatti oggetto di imboscate o altro.

Per fare ciò l’Agenzia Investigativa “Massimiliano Altobelli Investigazioni”, utilizza gli ultimi ritrovati in termini tecnologici per adoperare e monitorare in maniera costante la vittima, bonificando i luoghi a lei più cari (dalla presenza di microspie o telecamere nascoste ad esempio) o le sue vetture (da eventuali localizzatosi satellitari installati in maniera illecita e fraudolenta) tramite appunto delle “bonifiche ambientali” effettuate con idonea strumentazione certificata e con l’ausilio di personale tecnico altamente qualificato. Sia pedinando la persona che sta perpetrando ai danni della vittima questi atti persecutori, nonostante i divieti o i decreti di allontanamento, con un sistema di localizzazione e di tracciamento h24, con lo scopo di avvisare tempestivamente le Autorità competenti che la vittima quando questi si avvicini troppo ad un luogo “sensibile” e sottoposto a divieto.

Le Forze dell’Ordine saranno così in grado di intervenire tempestivamente prima che un fatto più grave possa essere commesso e soprattutto la vittima e i suoi cari possano trovarsi nella condizione di prepararsi ad affrontare una grave minaccia rivolta a loro stessi e ai loro famigliari e/o per avere il tempo necessario per nascondersi o trovare un luogo sicuro fino all’arrivo dei soccorsi.

Spesso tali minacce vengono perpetrate danneggiando anche i beni della vittima, come ad esempio le automobili, gli scooter o i negozi, creando un ulteriore disagio dovuto alla perdita economica che tale danneggiamento ha arrecato. Ecco perché tale attività di monitoraggio e controllo, quando richiesto, non si limita solo ad avvisare vittima e soccorsi, ma anche ad intercettare e documentare, tramite prove video/fotografiche, eventuali danni che dovessero essere commessi dalla persona oggetto d’indagine. 

Tutte le prove raccolte verranno poi relazionate e consegnate al Cliente in una Relazione Tecnica Investigativa che il Cliente potrà utilizzare in Tribunale, per far valere e difendere un proprio diritto in Tribunale.

Questa è la differenza tra “subire” o “risolvere”.

Massimiliano Altobelli - Investigatore Privato a Roma